Sant'Artemio anni 70
Questo libro è la cronaca, personale e istituzionale, del periodo più “caldo” di quella contestazione al manicomio che preparò, per così dire, il campo alla legge di riforma psichiatrica nota come legge 180. Oltre ad illustrare storie e fatti della situazione psichiatrica locale, e proprio a partire da essi, l’autore descrive lo scarto enorme che si verificò tra i principi ispiratori della riforma e la realtà della sua applicazione. Con l’evidenza di una puntuale documentazione, vengono individuate le responsabilità (tecniche e politiche) di gravi ritardi e stravolgimenti nell’attuazione della legge e della inevitabile condizione di malasanità che questi ritardi e questi stravolgimenti determinarono: a Treviso come in gran parte di Italia. Condizione di malasanità ancora largamente diffusa in campo psichiatrico, ed a cui non sono estranee le lacune formative che hanno accompagnato la nascita dei nuovi servizi ed una profonda resistenza collettiva a percepire il malato mentale con una ottica sostanzialmente diversa da quella dell’esclusione.
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