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Diario ovale di Sergio P.
Sergio Penurìa (accento in fondo) è il nome di fantasia che l’autore ha assegnato all’anonimo estensore delle vicende narrate nel diario ovale, rinvenuto accidentalmente nei pressi di un’isola ecologica del Canton Ticino. Fogli evidentemente destinati all’inceneritore o al riciclaggio, ma che il destino ha voluto finissero nelle mani di un turista curioso e appassionato di rugby, il quale ne ha ricostruito i contorni e meglio definito il profilo, consegnando al lettore alcune istantanee di un mondo poco conosciuto ma vitale e colorato, quello del rugby giocato per diletto, per voglia di aggregazione e per fame di sano divertimento. Lontano dal mito e dalla “fuffa mediatica”. In poche parole: il rugby vero, quello vissuto oltre la pratica.
Cenni sull’autore:
