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Illuminismo,
un rimedio all'odierna follia generale
Gina Pigozzo
Perché parlare di Illuminismo? Che scopo ha tornare al ‘700, se non per qualche studioso di letteratura francese? Ne abbiamo di problemi, a che può servirci rileggere d’Alembert, Voltaire, Diderot? Le maggiori conquiste sociali del secolo scorso in realtà sono proprio di origine illuminista e le Costituzioni moderne sono un’applicazione dei principi fondanti dell’Illuminismo. Ma, guardandoci attorno e leggendo i giornali, restiamo sgomenti: non ci bastano le lezioni del passato a farci cercare pace, migliori condizioni di vita per tutti, rispetto della persona, ragionevolezza, insomma un po’ di civiltà? E non erano questi i valori formulati dall’Illuminismo? Tutte le conquiste sociali, politiche, sindacali e i princìpi civili consolidati sembrano non contare più: gente che muore di fame a fronte di pochi ricchissimi, donne violentate, uccise, moltiplicarsi delle guerre; imperialismi all’attacco; prigionieri tenuti in catene peggio delle bestie, o torturati in paesi membri dell’Unione Europea (anche in Italia!). Morti sul lavoro; il ritorno del fascismo in varie forme. Sembra che l’umanità abbia perso la ragione. Esaminiamo, sia pur brevemente, il quadro storico in cui ci troviamo e vediamo se i princìpi fondanti dell’Illuminismo ci danno delle indicazioni chiare e utili per affrontarlo.
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